mercoledì 22 aprile 2009

Medico statunitense: "Ho clonato embrioni umani"


Medico statunitense: "Ho clonato embrioni umani"
Questa è la news, che ad onor del vero, senza meraviglia, leggo su “Il tempo.it” del 22/04/2009:


Ci risiamo, il romanzo “Insidiòsus Decurrere” (Evoluzione pericolosa), si avvicina ancora sempre di più alla realtà, ovvero la realtà si avvicina ancora sempre di più al romanzo “Insidiòsus Decurrere”.
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Nel suddetto articolo, fra l’altro leggiamo che:
“““Il Dr. Panayiotis Zavos, medico statunitense, sostiene di aver clonato 14 esseri umani e di averne trasferiti 11 nel grembo di quattro donne disposte a mettere al mondo bebè clonati.
…Zavos ha anche rivelato di aver creato un embrione umano clonato da tre persone morte, tra cui una bimba di 10 anni - Cady - morta in un incidente stradale (un esperimento realizzato su richiesta dei parenti stravolti dal dolore e che volevano ricreare cloni dei loro amati). In questo caso, Zavos ha fuso cellule prese dai cadaveri non con ovuli di esseri umani, ma con ovuli prelevati da mucche a cui era stato estratto il materiale genetico; una procedura che gli ha permesso di creare un modello ibrido animale-umano, che gli ha consentito di studiare il procedimento di clonazione umana.
…Zavos ha assicurato che non era sua intenzione trasferire nessuno di questi embrioni nel grembo femminile, per quanto la madre di Cady gli avesse detto che era disponibile se ci fosse stata anche una sola speranza di riportare in vita la bimba. "Non trasferirei mai questi embrioni. Non lo abbiamo fatto per trasferire questi embrioni: questo modello ibrido è il processo che ci ha salvato, un modello creato perchè potessimo imparare. Prima si realizza il modello e poi si arriva all'obiettivo. Non volevamo fare esperimenti con embrioni umani e questo è il motivo per cui abbiamo sviluppato un modello ibrido".
In ogni caso, cellule dell'"embrione" di Cady potrebbero un giorno essere estratte dal modello ibrido congelato e fuse con un ovulo umano svuotato del materiale genetico; e questo duplice processo di clonazione potrebbe produrre un embrione umano che, secondo Zavos, potrebbe essere trasferito in un grembo per creare il clone della piccola Cady”””.
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Nel romanzo “Insidiòsus Decurrere”, al capitolo primo intitolato: “Homo Insiticius” (ibrido umano), si racconta fra l’altro di tale Prof. Gabriel Gomes, (nome di fantasia con ogni accostamento puramente casuale) il quale effettuava esperimenti sulla clonazione di embrioni umani, che portavano alla formazione di un umanoide da lui chiamato: “Ibrid’homo”, impiantato nell’utero di una scimmia e creato mescolando i geni del DNA embrionale umano, con quelli di vari tipi di animali, per far acquisire all’umanoide altri organi, forme, sensi e atteggiamenti vari, tanto da far sì che all’ “Ibrid’Homo” crescessero ali (con geni di DNA dei volatili), branche (con geni di DNA di pesci), senso radar (con geni di DNA di pipistrelli), mansuetudine e fedeltà (con geni di DNA di pecore).

Il romanzo segue i suoi risvolti imprevedibili e fantasiosi.
Nella realtà cosa seguirà?
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.....e nella realtà continuano con gli esperimenti


Da Tgcom24 Salute

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http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/creato-il-primo-embrione-ibrido-uomo-maiale-una-nuova-speranza-per-i-trapianti_3053613-201702a.shtml